Umberto D.

TRAMA:

Solo con le sue difficoltà economiche, Umberto Domenico Ferrari, per trent’anni funzionario statale, è pensionato con 18.000 lire al mese che non bastano per mantenere se stesso e il suo cagnolino. Uomo schivo e incapace di rinunciare alla propria dignità, è assillato dai debiti verso la padrona di casa, ma incapace di chiedere l’elemosina.
Nell’impossibilità di far fronte alle spese per vivere, Umberto si fa ricoverare in ospedale per avere un letto e un pasto; lo sfratto ricevuto dalla sua padrona di casa lo getta nello sconforto assoluto. Non vedendo alcuna altra soluzione, Umberto decide di suicidarsi gettandosi sotto un treno; ma il cagnolino Flik si divincola e scappa. Senza il suo unico affetto Umberto non può morire, così insegue il cane. Lo ritroverà, compagno di sventura, per portarlo con sé nel difficile tentativo di sopravvivere.