Antico Testamento

La vecchiaia e il disincanto

Gen 47, 8-9
Il faraone domandò a Giacobbe: "Quanti anni hai?".
Giacobbe rispose al faraone: "Centotrenta di vita errabonda, pochi e tristi sono stati gli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita errabonda".


Sal 32, 3-4
Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre ruggivo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come nell’arsura estiva si inaridiva il mio vigore.


Sal 90, 9-10
Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua collera,
consumiamo i nostri anni come un soffio.
Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
e il loro agitarsi è fatica e delusione;
passano presto e noi voliamo via.


Qo, 12, 1-8
Ricordati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
"Non ci provo alcun gusto";
prima che si oscurino il sole,
la luce, la luna e le stelle
e tornino ancora le nubi dopo la pioggia;
quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perché rimaste poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
e si chiuderanno i battenti sulla strada;
quando si abbasserà il rumore della mola
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
quando si avrà paura delle alture
e terrore si proverà nel cammino;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
prima che si spezzi il filo d’argento
e la lucerna d’oro s’infranga
e si rompa l’anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo,
e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
tutto è vanità.


Sap 4, 7-16
Il giusto, anche se muore prematuramente,
si troverà in un luogo di riposo.
Vecchiaia veneranda non è quella longeva,
né si misura con il numero degli anni;
ma canizie per gli uomini è la saggezza,
età senile è una vita senza macchia.
Divenuto caro a Dio, fu amato da lui
e, poiché viveva fra peccatori, fu portato altrove.
Fu rapito, perché la malvagità non alterasse la sua intelligenza
o l’inganno non seducesse la sua anima,
poiché il fascino delle cose frivole oscura tutto ciò che è bello
e il turbine della passione perverte un animo senza malizia.
Giunto in breve alla perfezione,
ha conseguito la pienezza di tutta una vita.
La sua anima era gradita al Signore,
perciò si affrettò a uscire dalla malvagità.
La gente vide ma non capì,
non ha riflettuto su un fatto così importante:
grazia e misericordia sono per i suoi eletti
e protezione per i suoi santi.
Il giusto, da morto, condannerà gli empi ancora in vita;
una giovinezza, giunta in breve alla conclusione,
condannerà gli empi, pur carichi di anni.