Letteratura

Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, 1961

… In verità la donna non sale di valore agli occhi degli uomini accrescendo il proprio valore umano, ma modellandosi secondo i loro sogni. Quando manca di esperienza non se ne rende sempre conto. Le avviene di esprimere un’aggressività analoga a quella dei ragazzi; si sforza di conquistarli con autorità brutale, con fiera schiettezza: questo atteggiamento la condanna quasi sempre allo scacco. La più servile come la più altera impara che, per piacere bisogna abdicare. La madre impone di non comportarsi più coi ragazzi da pari a pari, di non essere intraprendenti, di recitare una parte passiva. Se vogliono dar principio a un’amicizia, a un flirt, devono fingere con cura di non prendere l’iniziativa; gli uomini non amano i ragazzi mancati, le saccenti, le donne di cervello; troppa audacia, cultura, intelligenza, carattere, li sgomentano.
In molti romanzi, come nota G. Eliot, l’eroina bionda e sciocca trionfa sulla bruna dal carattere virile; e nel Mulino sulla Floss, Maggie tenta invano di invertire le parti; alla fine muore e la bionda Lucy sposa Stephen; ne L’Ultimo dei Mohicani la scialba Alice conquista il cuore dell’eroe, non la valorosa Clara; in Piccole Donne la simpatica Joe è per Laurie solo un’amica d’infanzia; ed egli si innamora dell’insipida Amy dai lunghi boccoli. Essere femminile, significa mostrarsi impotenti, frivole, passive, docili. […] Ogni autoaffermazione diminuisce la femminilità e la possibilità di seduzione. È relativamente facile al giovane avviarsi nella vita perché in lui la vocazione di essere umano e il sesso a cui appartiene non sono in conflitto: già l’infanzia prefigurava questo destino fortunato. […] Per la giovinetta, al contrario, esiste un conflitto tra la sua condizione propriamente umana e la sua vocazione di donna. Per questo l’adolescenza è per la donna un periodo tanto difficile e decisivo. […] Non solo è divisa come i fratelli e in modo più acuto, tra il passato e l’avvenire; ma scoppia inoltre un conflitto tra la sua rivendicazione originaria che consiste nell’essere soggetto, attività, libertà, e le sue tendenze erotiche ed esigenze sociali che la spingono ad accettarsi come soggetto passivo.