Poesia

Pier Paolo Pasolini, La crocifissione, 1948-49

Tutte le piaghe sono al sole
Ed Egli muore sotto gli occhi
Di tutti: perfino la madre
Sotto il petto, il ventre, i ginocchi,
guarda il Suo corpo patire.
L’alba e il vespro gli fanno luce
Sulle braccia aperte e l’Aprile
Intenerisce il Suo esibire
La morte a sguardi che Lo bruciano. […]
Bisogna esporsi (questo insegna
il povero Cristo inchiodato?),
la chiarezza del cuore è degna
di ogni scherno, di ogni peccato
di ogni più nuda passione…
(questo vuol dire il Crocifisso?
Sacrificare ogni giorno il dono
Rinunciare ogni giorno al perdono
sporgersi ingenui sull’abisso).
Noi staremo offerti sulla croce,
alla gogna, tra le pupille
limpide di gioia feroce,
scoprendo all’ironia le stille
del sangue dal petto ai ginocchi,
miti, ridicoli, tremando
d’intelletto e passione nel gioco
del cuore arso dal suo fuoco,
per testimoniare lo scandalo.