L’amico ritrovato

TRAMA:

L’avvocato settantenne ebreo Henry Strauss, naturalizzato americano, parte da New York per recarsi in Germania, apparentemente per occuparsi di alcuni beni di famiglia ereditati, in realtà per scoprire che cosa è successo, dopo il 1933, al suo compagno di scuola e amico Konradin von Lohenburg, di nobile famiglia tedesca e fautore del nazionalsocialismo. Proprio in quell’anno Henry - il cui vero nome era Hans - era stato mandato dai genitori, che si erano poi suicidati, in America presso uno zio, per evitare le persecuzioni naziste. Con qualche difficoltà Henry, che da oltre 55 anni rifiuta di parlare il tedesco, compie le sue ricerche a Stoccarda e tornano alla sua memoria i ricordi di quel tempo: condivideva con Konradin gli stessi interessi per lo studio degli autori classici, per l’archeologia, per il tiro con l’arco e nutriva lo stesso amore per la natura. I rapporti tra Hans (figlio di un medico, ma di origine contadina) e Konradin erano eccellenti: gite in bicicletta, solidarietà assoluta tra i due, presentazione di Konradin agli Strauss, una visita alla giovane cugina Gertrude, fervida ammiratrice dei membri della Hitlerjugend e antisemita, qualche pugno ad alcuni arroganti nazisti. Un solo dissapore: la mancata presentazione di Hans ai genitori nel foyer di una sala da concerto. Ma Konradin aveva fornito una spiegazione: si erano manifestati i primi preoccupanti sintomi della politica antiebraica del Fuhrer e la madre del ragazzo era dichiaratamente antisemita, perciò egli aveva voluto evitare all’amico un’umiliazione.
Dopo le vacanze estive, i due amici si ritrovano. Il clima attorno a loro si è fatto più cupo; nel ginnasio Hans è schivato dal nuovo professore e dai compagni perché ebreo; a Stoccarda vengono proclamati i primi coraggiosi scioperi. Konradin e Hans si separano per non vedersi mai più.
Il vecchio Henry rivede la sua casa e visita commosso le tombe dei genitori, coperte di erba, ai piedi del muro di cinta di un cimitero, ma vuole anche cercare le tracce del suo nobile compagno. Nella splendida villa che fu dei Lohenburg ora vi è un ufficio statale. Un anziano giardiniere gli dà l’indirizzo della contessa Gertrude, ma la dama si rifiuta di parlare del cugino. Del suo vecchio ginnasio, colpito dalle bombe durante la guerra, non resta che il nome su un moderno edificio. Il preside indica ad Hans una lapide marmorea, con incisi i nomi della classe del ‘32: tutti morti in guerra sui vari fronti. E lì Hans scopre anche il nome del suo grande amico, giustiziato da un Tribunale nazista in quanto partecipe del complotto contro Adolf Hitler.