Veneto, Venezia

Basilica di San Marco

La chiesa, perfetto esempio di fusione di stili bizantino, romanico e gotico, ha sempre avuto un ruolo rilevante non solo per il notevole pregio artistico, ma per la sua funzione storica e politica, in quanto cappella del doge e quindi direttamente collegata a Palazzo Ducale. L’esito artistico della Basilica è mirabile nella sua affascinante composizione di stili in cui convivono mosaici che fondono oro e colori, ma è stato sempre difficile assegnare paternità e anno di nascita alle varie opere.

Da ammirare sono i cinque magnifici portali con i bassorilievi raffiguranti arti e mestieri, le quattro stagioni e forme geometriche. Le calotte sopra i portali ricordano vari episodi di cui il più importante è La traslazione del corpo di san Marco.
All’interno, i soffitti sono rivestiti di mosaici che raccontano le storie della Bibbia. Al centro del vestibolo si può notare sul pavimento una lastra di marmo rosso dove, secondo la tradizione, nel 1177 si sarebbe inginocchiato Federico Barbarossa per rendere omaggio a papa Alessandro III.
La pianta dell’edificio, a croce greca, è sovrastata da cinque grandi cupole rivestite da splendidi mosaici che rappresentano i Profeti, l’Ascensione, la PentecosteSan Giovanni Evangelista, la Madonna, e il Santissimo Sacramento, mentre nell’abside campeggia l’immagine del Cristo Pantocrator. A sinistra del transetto si trova la Cappella della Madonna Nicopeia, che custodisce un’icona cara ai veneziani che veniva portata in guerra per proteggere le navi della Serenissima. All’estremità del transetto di destra c’è l’ingresso al Tesoro di San Marco che custodisce pezzi di oreficeria particolarmente preziosi. Di grande valore è la Pala d’Oro che si trova sull’altare maggiore, un’opera di oreficeria bizantina che viene esposta nelle grandi occasioni. Nell’altare è custodito il sarcofago con il corpo di san Marco.
All’esterno, sulla loggia che sovrasta l’ingresso della Basilica, sono presenti le copie di quattro cavalli di bronzo realizzati in Grecia nel IV secolo; gli originali si possono ammirare all’interno delle logge.

Curiosità