Sicilia, Noto, Siracusa

Cattedrale di San Nicolò

La Cattedrale di Noto, splendido esempio di barocco siciliano, venne realizzata nel XVIII secolo, tra l’inizio del secolo e il 1776, in seguito al crollo del preesistente edificio a causa di un terremoto nel 1693. 

Nel corso del tempo, in particolare negli anni Cinquanta del Novecento, furono apportati rifacimenti e modifiche, come la decorazione della navata centrale e dell’abside e la sostituzione dell’originaria copertura della navata centrale con un solaio in cemento che fu probabilmente una delle cause del disastroso crollo del 1996, che, avvenuto a tarda sera, non causò vittime. I lavori di restauro, iniziati nel 2000, sono terminati nel 2007.
La facciata in arenaria, che si erge sulla sommità di una imponente scalinata, è un perfetto esempio di tardo barocco; vi si aprono tre portali, di cui quello centrale in bronzo è decorato con le storie di san Corrado Confalonieri di Piacenza, patrono della città, opera dello scultore Giuseppe Pirrone (1982). L’interno a tre navate è fiancheggiato da cappelle laterali anch’esse barocche; in fondo alla navata di destra si apre la Cappella di San Corrado, in cui sono conservate le reliquie del santo.

Curiosità

Corrado Confalonieri (1290-1351) fu terziario francescano e pellegrino e nell’ultimo periodo dell’esistenza visse da eremita. Nato in provincia di Piacenza, nel suo lungo peregrinare giunse in Sicilia e si stabilì a Noto intorno al 1340, dove strinse amicizia con lo scudiero di Federico II d’Aragona Guglielmo Buccheri che farà poi la stessa scelta di eremitaggio di Corrado. Il santo rimase per due anni in un quartiere isolato della città — le Celle — per poi riprendere le sue peregrinazioni e trasferirsi in una zona desertica per meglio avvicinarsi a Dio. Morì in una grotta mentre era raccolto in preghiera in ginocchio, posizione che mantenne anche dopo la morte.

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