Puglia, Trani, Bari

Cattedrale di San Nicola Pellegrino

Più noto come Duomo di Trani, è l’edificio più importante del romanico pugliese; la sua costruzione è legata alle vicende di san Nicola Pellegrino, nel periodo della dominazione normanna.

La Cattedrale, realizzata in tufo calcareo di un roseo chiarissimo, si distingue per il vistoso transetto e per l’uso dell’arco a sesto acuto.
Visse varie fasi costruttive, ma la più significativa fu quella tra il 1159 e il 1186; il campanile venne realizzato del XIII secolo e i lavori si protrassero per quasi un secolo, il che spiega la presenza di diversi stili architettonici.
L’interno a croce latina è suddiviso in tre navate da colonne binate; sulla navata centrale, coperta da capriate, si affacciano i matronei attraverso 14 trifore, le navate laterali presentano invece volte a crociera. La facciata è interrotta da poche aperture: una monofora, un grande rosone, tre finestre a tutto sesto e un bellissimo portale.
Il campanile è collegato alla Cattedrale da un arco ogivale; è ornato con bifore del XIII secolo e trifore del secolo successivo; la cella campanaria è ornata invece da pentafore.
Sotto la chiesa si aprono le cripte di San Nicola e Santa Maria. La prima, progettata e realizzata tra il XII e il XIII secolo, è costituita da 42 crociere sostenute da 28 colonne di marmo sormontate da capitelli. La cripta di Santa Maria occupa il transetto della parte superiore, conta tre navate scandite da 22 colonne con capitelli di semplice architettura. Dalla cripta si accede all’ipogeo di San Leucio, realizzato prima della costruzione romanica, che un tempo ospitava le spoglie del santo, giunte a Trani nel VII secolo.

Curiosità

La Cattedrale sorge a poca distanza dalla Chiesa Templare di Ognissanti, che un tempo comprendeva anche la domus praeceptoria e l’ospedale per l’ospitalità e il ricovero dei pellegrini, in particolare i crociati che transitavano dal porto di Trani in partenza o in arrivo dalla Terrasanta. La leggenda narra che, nel 1153, durante la cerimonia di traslazione del corpo del santo alla presenza dei Templari, si svolse un prodigio: nel corso della processione, in un cielo completamente terso, si levarono all’improvviso due colonne di nubi dalla Cattedrale, evento interpretato come un segno divino.

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