Piemonte, Sant'Ambrogio di Torino

Sacra di San Michele

L’abbazia, fondata alla fine del X secolo sul monte Pirchiriano per volere del vescovo di Ravenna Giovanni, domina la Valle di Susa, nelle vicinanze di Torino.
Alcuni anni dopo, il vescovo giunse sul monte Ugo di Montboissier, signore dell’Alvernia, che trasformò la chiesa in un grande tempio con annessa un’abbazia per ottenere il perdono dei suoi peccati. Nacque così la Sacra di San Michele.

L’edificio si sviluppa a spirale verso la cima del monte, come a volersi unire al cielo. Procedendo dal basso in alto si incontrano: il Sepolcro dei Monaci, la Foresteria, lo Scalone dei Morti dove venivano esposte le salme dei monaci durante le cerimonie funebri, al termine del quale si trova la Porta dello Zodiaco, capolavoro di scultura romanica del XII secolo.
La chiesa, in stile romanico-gotico a tre navate, racchiude importanti affreschi e un famoso trittico di Defendente Ferrari (XV-XVI secolo). Attraverso una scaletta, dalla navata si scende nella cripta costituita da tre cappelle del X-XII secolo.
Come molti altri luoghi religiosi, fu meta di pellegrinaggio, centro di cultura benedettino grazie alla ricchissima biblioteca e di potere per la posizione strategica. Solo alla fine del XIV secolo la sua autonomia venne meno e l’abbazia cadde sotto il controllo dei Savoia. Più volte saccheggiata tra il Seicento e il Settecento, dal 1836 è amministrata dai padri Rosminiani.
Gli attuali edifici dell’abbazia risalgono ai secoli XI-XIV e sono furono restaurati nell’Ottocento.

Curiosità

La Sacra di San Michele rappresentò per secoli il punto di riferimento per tutti i pellegrini che, oltrepassate le Alpi, si dirigevano a Roma o in Terra Santa. Da questo luogo, infatti, passava la cosiddetta “Via Francigena”, l’autostrada del Medioevo. Dopo aver sostato alla Sacra, i pellegrini proseguivano alla volta della propria meta.

www.sacradisanmichele.com