Lazio, Roma

Basilica di San Pietro

La Basilica di San Pietro, con la magnifica cupola a doppia calotta, è la chiesa più grande del mondo e uno dei monumenti più solenni di Roma.
La realizzazione dell’attuale edificio iniziò nel 1506, sotto papa Giulio II, e terminò nel 1626, con papa Urbano VIII, mentre la sistemazione della piazza si concluse solo nel 1667.

La basilica originaria fu fondata nel IV secolo da Costantino sul luogo in cui, secondo la tradizione, era stato sepolto san Pietro. Doveva trattarsi di un edificio molto sontuoso e imponente, decorato con marmi e mosaici.
Giulio II affidò l’opera a Bramante e a Giuliano da Sangallo. Alla morte di Bramante gli succedette Raffaello Sanzio e nel 1546 i lavori passarono in mano a Michelangelo che progettò la grande cupola; a lui seguirono Fontana, Maderno e Bernini che cercarono di restare fedeli al progetto del grande maestro. La facciata fu realizzata da Carlo Maderno che collocò in basso colonne e lesene corinzie, un portico centrale e due arcate alle estremità e in alto una serie di nove balconi, di cui quello centrale detto ”Loggia delle Benedizioni“. La facciata si completa con un attico in cui si alternano finestre e lesene e una balaustra con tredici statue.
In cima alla Basilica svetta l’immensa cupola, rivestita di lastre di piombo, che ha alla base coppie di colonne di ordine corinzio e in cima una lanterna. Dal grande portico di gusto secentesco si accede all’interno attraverso cinque porte, l’ultima di destra è la cosiddetta Porta Santa che viene aperta solo negli anni giubilari. Nella navata mediana, all’altezza dell’ultimo pilastro di destra, si trova la statua bronzea di san Pietro. Al centro, sotto la cupola, svetta il baldacchino bronzeo di Bernini, realizzato con la fusione di bronzi del pronao del Pantheon, composto da quattro colonne tortili che sostengono una cornice da cui scendono i pendagli di un drappo. Nell’abside si trova un’altra opera di Bernini, la Gloria di San Pietro, e ai lati della cattedra le tombe di Urbano VIII Barberini e Paolo III Farnese. Nella navata destra si incontra la Cappella della Pietà che prende il nome dalla celebre opera di Michelangelo eseguita nel 1499 circa, unica opera a portare la sua firma. A seguire si incontrano: la Cappella di San Sebastiano, quella del Santissimo Sacramento e la Gregoriana. Spostandosi sulla navata sinistra si trovano la Cappella Colonna, la Clementina e la Cappella del Coro con la tomba di Innocenzo III, opera del Pollaiolo. Nella Basilica si possono ammirare anche il battistero e la sagrestia che dà l’accesso al tesoro di San Pietro con dipinti, oggetti, sculture e pregiata oreficeria.

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